Il Cda ha quantificato le perdite: circa 30 milioni di Euro cui farà fronte il neo-presidente. Nuova esternazione dell’imprenditore arabo
Nell’odierna riunione del Consiglio di Amministrazione sono stati effettuati “tutti gli adempimenti necessari in vista della prossima assemblea dei soci”. Dietro il tono burocratico del comunicato stampa emanato al termine della riunione si nasconde una verità molto più consistente.
L’odierno Cda, infatti, ha lungamente analizzato il bilancio della società, a partire dalla preziosa relazione del professor Minervini, l’ex amministratore giudiziario che ha squadernato le clamorose falle nei conti del Napoli.
Al termine dell’incontro – secondo quanto si apprende – Naldi avrebbe decisamente invitato il Cda ad approvare la relazione. In altre, parole, il neo-presidente si sarebbe dichiarato pronto a ripianare il buco di 30 milioni di Euro che le precedenti gestioni hanno lasciato in eredità.
Questa, dunque, la cifra necessaria per ottemperare alle disposizioni della Corte d’Appello e – soprattutto – per garantire la serenità economico-finanziaria alla società.
Naldi, dunque, sembra procedere con decisione nella missione annunciata al momento della conferenza stampa di presentazione della coppia Colomba-Marchetti: “costruire l’impresa Calcio Napoli”.
Mentre il proprietario unico procede nell’opera di risanamento, l’aspirante futuro proprietario di maggioranza, l’imprenditore giordano Abdul Haq si è oggi rifatto vivo: “Entro la fine della settimana si avranno certezze” – ha detto Haq all’agenzia Chilometri, suo canale privilegiato per le comunicazioni in Italia.
Haq è inoltre tornato a rendere pubbliche cifre e quote che sarebbero in ballo nell’affare con Naldi: “60% a noi per 120 milioni, di cui 32 disponibili subito”.
Haq ha poi parlato di “buone possibilità che l’operazione vada in porto”, anche se – ha precisato – “ci vorrà tempo, perchè non stiamo comprando cammelli”. Quindi la frase cruciale: “I bilanci del Napoli non ci convincono, sono in perdita”.
Quest’ultima affermazione di Haq – contraddittoria rispetto ad un’altra serie di dichiarazioni che davano per imminente l’accordo – è giunta prima del termine della riunione del Cda e lascia sul tappeto un duplice interpretazione.
Infatti l’oneroso impegno economico di cui oggi Naldi si è fatto carico nel Cda, potrebbe essere inteso da un lato come una operazione di risanamento di bilancio, preliminare alla vendita della maggioranza delle azioni, ma potrebbe anche essere il segnale che il nuovo presidente abbia deciso di procedere comunque da solo, lasciando al suo destino i dollari (finora solo sbandierati alle agenzie) dell’imprenditore giordano.