Il tecnico per la prima volta si sbilancia in pubblico sulla necessità di rinforzi. Per l’attacco sembra sfumare la pista Godeas: costa troppo

Terminata la prima fase del ritiro, Franco Colomba traccia un primo consuntivo. Tra gli elementi positivi che il tecnico grossetano è riuscito ad individuare nella prima fase della preparazione, sicuramente l’atmosfera serena che ha accompagnato il ritiro, lo spirito di volontà e di sacrificio che la squadra gli ha dimostrato e qualche buona impressione dai giovani, Russo, Floro Flores ed Alessi.

Giudizio soddisfacente anche sugli esperimenti tattici: due i punti fermi del nuovo Napoli di Colomba, i due mediani a far da diga a centrocampo, e le due punte in attacco. Duttile sarà invece la difesa da cui discenderà anche il supporto agli attaccanti: con i tre difensori il Napoli schiererà il trequartista, mentre se la difesa sarà schierata a quattro, toccherà ad un esterno di centrocampo, il compito assistere i due attaccanti.

Dal punto di vista degli elementi negativi, l’allenatore del Napoli si limita a sottolineare che alcuni «alcuni elementi base non sono ancora al top» e che «la pesantezza fisica di qualcuno che si è ripercossa sul resto della squadra».

In tal senso, il tecnico non si sbilancia sulle potenzialità del gruppo che Naldi è riuscito a mettergli a disposizione: «Fin quando non si sbloccheranno, gli elementi che oggi non sono ancora in condizione – afferma – sarà difficile parlare del valore del Napoli».

Per la prima volta, però, il tecnico azzurro che ha sempre rifiutato di parlare di rinforzi, fa un’ammissione: «Il mercato? Credo che qualche cosa faremo» ha detto Colomba che però non perde l’occasione per sottolineare di nuovo che solo l’intervento di Naldi ha impedito al Napoli di subire la stessa sorte della Fiorentina. «Non è il caso di scialacquare – ribadisce -, bisognerà stare attenti a non ricadere negli errori del passato».

Proprio in attuazione di questa filosofia, sembra essere tramontata l’ipotesi che Denis Godeas, l’attaccante in cima alle preferenze del tecnico grossetano possa trasferirsi nel Napoli.

I quattro milioni di euro che il Messina chiede non sono nelle attuali possibilità di Naldi, che – dopo l’incredibile sforzo economico per salvare la gloriosa società azzurra – avrebbe fissato un tetto massimo di due milioni di euro per comprare la punta che serve a Colomba.

Una cifra che restringe l’elenco dei nomi a Luiso, Caccia e Ghirardello, più difficile che possano rientrare nel budget, Schwoch o Zaniolo.

Intanto, dopo due giorni di riposo, il Napoli si ritroverà, lunedì prossimo a Lodrone dove insieme ai 22 di Brunico, saranno aggregati altri tre giovani della primavera: Platone, Mancino e De Giorgio.