Il tecnico respinge le accuse di eccessivo difensivismo: “Non avevamo le gambe per ripartire”
Nelle dichiarazioni del dopo partita di Cagliari – Napoli 2 – 2, Franco Colomba ha mascherato la delusione per aver visto sfumare nel finale la possibilità di esordire con un colpaccio, provando a sottolineare gli aspetti positivi della gara d’esordio in campionato.
Il tecnico, infatti, ha molto apprezzato la reazione in campo della squadra dopo la debacle di Terni in Coppa Italia, ma questo certamente non ha cancellato il rammarico per i due punti persi sul filo di lana.
Negli ambienti del tifo e dei commentatori, molti hanno attribuito alle scelte del tecnico le responsabilità del pari cagliaritano negli ultimi minuti: le sostituzioni di Montezine e Floro Flores con Cristiano e Russo, ma soprattutto l’atteggiamento tattico della squadra, rintanata nella propria metà campo e mai in grado di impensierire la difesa cagliaritana, sono state individuate come cause principali della mancata vittoria.
Colomba però rifiuta questa disamina della partita, chiamando in causa la stanchezza che sul campo pesante del Sant’Elia e con l’aggravante della gara svolta tre giorni prima a Terni avrebbe impedito – questa la tesi del tecnico – al Napoli di contrattaccare.
«Sbaglia chi parla di un nostro appagamento, non è vero che abbiamo deciso di rinunciare al contropiede per difendere il vantaggio. C´è mancata piuttosto la forza nella gambe per ripartire» ha sottolineato il tecnico.
Colomba e il Napoli, però, già guardano avanti all’esordio casalingo col Cosenza: «Ora avremo una settimana per prepararci alla prossima sfida con il Cosenza, al San Paolo. Ci prepariamo per dedicare una vittoria ai nostri tifosi».
Una vittoria però – precisa subito Colomba – che potrà giungere solo scendendo in campo con la concentrazione e la grinta per tutta la gara. La lezione più importante che la doppia trasferta di Terni e Cagliari ha impartito alla squadra è che “senza lottare, senza umiltà, non si va da nessuna parte”.