Il Livorno espugna il san Paolo al termine della peggior gara disputata finora dal Napoli in campionato. Azzurri incapaci di imbastire una manovra e pericolosi solo su azioni confuse o da calci da fermo. Inutile l’innesto di Davide Dionigi.
Se questa partita doveva essere il crocevia del campionato, come annunciato da Colomba, il Napoli ha imboccato una strada molto preoccupante.
La sconfitta interna con il Livorno mette il Napoli in crisi: gli azzurri sono confinati nella parte bassa della classifica e soprattutto hanno mostrato la peggiore prestazione dall’inizio del campionato.
Il Napoli dopo la fiammata iniziale, dopo aver subito il gol non si è più ripreso.
Gli azzurri possono forse protestare per un rigore “generoso” ma forse non inesistente, ma gli altri 80 minuti della gara sono stati assolutamente inconsistenti.
Il Napoli non è mai riuscito ad impensierire seriamente la difesa del Livorno, sfiorando il pareggio solo su calcio da fermo o su azioni estemporanee.
Assente il gioco sulle fasce, il Napoli si è affidato ai soliti palloni alti, ma senza mai riuscire mai a riuscire a mettere effettivamente in crisi l’ordinata difesa del Livorno.
Anche l’ingresso di Dionigi al posto di Floro Flores, e quello di Saber e Sesa non hanno sbloccato la situazione. La determinazione e la buona volontà degli uomini di Colomba non è bastata.
Il Livorno da parte sua dopo il gol si è limitato a difendersi con grande ordine ed a ripartire in contropiede per mettere in difficoltà gli azzurri, sfiorando il raddoppio in alcune circostanze.
La squadra di Donadoni ha portato via dal san Paolo tre punti meritati, ma letteralmente senza strafare.
E questo è il segnale più evidente della crisi del Napoli.