Nonostante la grinta e l’impegno, gli uomini di Colomba non riescono a battere il Lecce. Grave l’infortunio a Stellone

La cronaca della gara

Nel giorno della contestazione (più stupida che incivile) il Napoli ha giocato con tanto impegno, grinta e determinazione, ma questo non è bastato per vincere la gara.

Nè è bastato il fatto che gli azzurri (oggi in maglia scura) abbiano giocato per circa 25 minuti con un uomo in più.

La squadra di Colomba ha lottato su ogni pallone, nella ripresa ha schiacciato gli avversari nella propria metà campo, a volte anche nell’area di rigore, ma non è riuscito a superare le barricate leccesi.

I salentini, in realtà, nella seconda metà della gara si è difesa a a denti stretti riuscendo a respingere le offensive azzurre.

In particolare, le speranze di vittoria azzurre si sono fermate sui guanti di Generoso Rossi, il bravo portiere del Lecce che con due prodezze ha negato la gioia del gol ad Antonio Floro Flores, una prima volta al 19′ e poi al 43′ della ripresa.

In realtà, il Napoli ha cominciato a veder sfumare la vittoria al 33′ del primo tempo quando la difesa ha commesso il ‘solito’ svarione consentendo a Chevanton di bucare in zona centrale e realizzare il gol che ha impattato il vantaggio siglato da Stellone.

Nella prima frazione di gioco, in realtà, il Napoli aveva rischiato il tracollo quando sullo 0-0 Troise aveva steso in area Chevanton concedendo al Lecce un penalty.

Sull’esecuzione dello stesso attaccante leccese, Storari con una vera e propria prodezza aveva salvato il risultato riscattando la ‘papera’ di Genova. Pochi minuti dopo, il Napoli aveva trovato il vantaggio con Stellone con un bel colpo di testa su cross di Sesa.

Purtroppo per il Napoli, però, la sfortuna continua ad essere in agguato: il capitano azzurro pochi minuti dopo il gol ha subito un fallo e cadendo si è infortunato alla spalla, ed è stato costretto ad abbandonare il campo. (Dall’infermeria, inoltre, sono giunte notizie molto preoccupanti, con il rischio che il capitano debba essere operato alla clavicola).

Dopo il pari leccese il Napoli ha attaccato a testa bassa, ispirato da un Sesa che si è confermato a livelli discreti, e da una prestazione generosa da parte di quasi tutta la squadra.

Purtroppo, però, nonostante il cuore e la voglia di vincere, le aspirazioni azzurre si sono infrante sulla difesa leccese, anche dopo l’espulsione per doppia ammonizione di Abruzzese.

Nel finale giocato sull’onda della generosità e dei nervi, si è registrata una doppia espulsione per uno scambio di scorrettezze tra Ferrarese e Chevanton, ma anche in 10 contro 9 gli azzurri non sono riusciti a passare.

Al triplice fischio finale, gli sforzi di profusi sul campo si sono concretizzati in un misero punticino che lascia gli azzurri nei bassifondi della classifica e soprattutto con la prospettiva di perdere a lungo capitan Stellone.