Un primo tempo disastroso regala la vittoria alla Salernitana. Classifica sempre più grave

Se alla vigilia della partita i tifosi del Napoli pensavano di aver assistito a quanto di peggio possibile, dopo il derby dell’Arechi si sono dovuti ricredere.

A dispetto dei proclami della vigilia, degli annunci di riscossa, dei patti di sangue stipulati negli spogliatoi, quello andato in scena a Salerno è stato un vero e proprio film dell’orrore.

I primi quarantacinque minuti di gioco disputati dal Napoli sono stati un vero e proprio campionario di bestialità in tutte le zone del campo.

Il Napoli è riuscito a perdere nonostante la Salernitana avesse cominciato con buona lena, ma dimostrando le solite pecche difensive. Infatti, il Napoli con Dionigi per ben due volte avrebbe potuto sbloccare il risultato in suo favore.

Prima al 9′ e poi al 16′ l’ex reggino si è trovato davanti al portiere avversario ma è uscito a fallire in entrambe le occasioni.

Nella seconda circostanza il capovolgimento di fronte ha portato al vantaggio granata: una palla destinata a fondo campo era protetta da Bocchetti, ma Maschio riusciva a soffiare la palla al difensore del Napoli costringendo Storari ad un uscita disperata ed al fallo.

Il calcio di rigore – apparso evidente – è stato poi trasformato impeccabilmente da Baggio.

Un altro svarione difensivo e al 28′ la Salernitana ha raddoppiato: cross di Vignaroli su punizione dal vertice sinistro e Vidigal si fa anticipare sottomisura da Zoro che con un tocco di esterno destro ha insaccato la palla del definitivo due a zero.

Da quel momento, la gara si è di fatto conclusa, poichè nonostante la buona volontà, la squadra di Colomba si è rivelata letteralmente impotente.

Dionigi, però, avrebbe potuto riaprire la gara allo scadere del primo tempo: ancora una volta solo davanti a Marruocco, l’attaccante falliva l’opportunità.

Il secondo tempo è stato se possibile peggio del primo: una disarmante dimostrazione di impotenza, di assenza di gioco e anche di spirito di reazione.

La tristezza nei secondi quarantacinque minuti ha mostrato solo la pochezza del Napoli e passerà agli annali solo per l’esordio in maglia azzurra di Pianese e Mancino, due baby della primavera che Colomba ha lanciato nella mischia.

Agli uomini di Zeman è bastato difendersi con ordine e senza troppi sforzi per assicurarsi i tre punti.

Per il Napoli, dunque, un incubo che sembra sempre più senza fine.