Individuati i soprannomi dei delinquenti che hanno aggredito Baldini. Inquietanti dichiarazioni di Mancini
Gli investigatori hanno una pista: non due nomi, ma due soprannomi con i quali sono conosciuti due teppisti che frequentano lo stadio, nella curva A che avrebbero fatto parte del commando che ha aggredito Baldini nella notte tra venerdi e sabato.
Sembra, dunque, che le indagini abbiano imbroccato una strada giusta che potrebbe consentire l’identificazione degli aggressori.
Determinante sarebbe stata la testimonianza di alcune persone che a via Manzoni hanno visto la scena che ha dato il via all’aggressione. Sembra infatti che la teppaglia stesse aspettando davanti ad un bar nella nota strada posillipina, quanto il calciatore è passato a bordo della sua Smart. A quel punto i loschi individui avrebbero preso alcuni bastoni in un’auto parcheggiata e sarebbero montati a bordo dei motorini all’inseguimento del calciatore per portare a compimento il raid.
A rendere più inquietante lo scenario, vi sono poi le dichiarazioni di Franco Mancini: il portiere azzurro ha affermato che venerdi sera è stato seguito da alcune persone a bordo di motorini, ma i suoi inseguitori hanno desistito dopo averlo riconosciuto.
Questi elementi, infatti, sembrano confliggere con le dichiarazioni del questore Malvano per il quale non si è trattato di un’aggressione premeditata.