In settimana la squadra l’aveva promesso: “Vinceremo a Bari”. E così è stato. Una vittoria scaccia-crisi.

I video delle principali azioni della partita

Il Napoli si riscatta ed espugna Bari al termine di una partita difficile, ma giocata con gran grinta e carattere dalla formazione di Colomba.

Probabilmente gli esteti del calcio non avranno fatto salti di gioia per la prestazione del Napoli, ma il successo in terra pugliese è preziosissimo, per il morale, la classifica e per tutto l’ambiente che rischiava di entrare in una crisi pericolosissima.

Il tecnico ha confermato le previsioni della vigilia: nuovo modulo (3-5-2) e due cambi in formazione: Saber per Ferrarese e Sesa per Floro Flores, stante l’indisponibilità di Dionigi.

L’avvio del Bari è veemente, con Cordoba e D’Agostino felicemente ispirati, Said e Mora a spingere sulle fasce e Anaclerio e Spinesi che sembravano imprendibili per la macchinosa difesa azzurra.

Nel primo quarto d’ora circa i galletti sembrano poter fare un solo boccone di un Napoli sulle gambe e molto intimorito, incapace di superare la linea di metà campo.

Il Napoli ha barcollato ed ha preso colpi come un pugile alle corde, ma è riuscito ad evitare il knock-out.

Gli azzurri dopo aver resistito con molta fatica alla sfuriata iniziale del Bari, sono riusciti progressivamente a venire fuori, ad alzare di un 15 metri il baricentro della squadra.

Il Bari si è spento per strada, con Bocchetti e Saber che hanno cominciato ad opporre qualche resistenza e con Husain e Vidigal che hanno cominciato a mordere le caviglie delle fonti del gioco barese.

Non hanno funzionato invece i meccanismi di costruzione del gioco: Montezine è stato più utile in copertura che nella impostazione del gioco, Saber non è mai riuscito ad accompagnare l’azione offensiva con precisione, e dall’altro lato Bocchetti rischiava di scoprire il fianco al contropiede barese ad ogni sua avanzata.

Stellone è rimasto, così, per lunghi tratti della gara completamente isolato, con un Sesa abbastanza ‘in palla’ che però non è riuscito mai ad innescare un’azione in profondità. Lo svizzero ha messo i brividi a Gillet solo con un bolide dal limite terminato di poco al lato.

Sul taccuino nei primi 45′ si sono annotate soprattutto le occasioni per il Bari che con la velocità di Spinesi ed Anaclerio ha messo a dura prova il pacchetto arretrato del Napoli.

Gli errori di finalizzazione degli attaccanti del Bari, alla fine si riveleranno però fatali.

Nella ripresa, infatti, gli uomini di Perotti non sono riusciti a ripetere la ‘partenza-sprint’ del primo tempo, ed i ritmi molto più blandi hanno favorito sicuramente il Napoli che è riuscito a tenere molto di più la palla rispetto alla prima frazione di gioco, limitando la pericolosità degli avversari.

Nel giro di dieci minuti, prima Perotti e poi Colomba hanno giocato la ‘freccia’ al loro arco: il tecnico Barese ha inserito il talentuoso cileno Valdes, ed otto minuti più tardi, Colomba ha gettato nella mischia Ferrarese al posto di Saber.

Entrambi i tecnici hanno provato a sfondare sul fronte destro dell’attacco: se però l’uomo di Perotti, appena entrato in campo ha seminato il panico nella difesa del Napoli senza riuscire a portare risultati concreti, Claudio Ferrarese, cinque minuti dopo il suo ingresso in campo ha prodotto effetti devastanti per la difesa barese.

Dal suo piede è partito il cross che ha imbeccato David Sesa tutto solo a pochi metri dalla porta: lo svizzero ha mirato bene di terra ed ha insaccato alle spalle di Gillet.

Colomba ha dunque azzeccato la mossa vincente: nel momento in cui Mora era visibilmente calato e il Napoli aveva smesso di patire l’aggressività barese, il tecnico azzurro ha provato a vincere la partita e ci è riuscito.

A favore di Colomba gioca anche la prestazione di David Sesa, match-winner e sicuramente giocatore più ispirato nelle trame offensive del Napoli.

Nel finale, poi il Napoli ha respinto colpo su colpo le sfuriate conclusive del Bari ed ha sfiorato anche il raddoppio con Vidigal, dopo una bellissima progressione di Floro Flores, subentrato a capitan stellone a pochi minuti dalla fine.

Merito della vittoria va anche a Francesco Mancini che con una miracolosa parata ha salvato il risultato su un tiro a botta sicura di Cordova a meno di dieci minuti dalla fine.

Il Napoli è risorto, dunque e per stasera, viva il Napoli.